"Sciur Terun de li beli braghi bianchi foera li palanchi, foera li palanchi...". Ma chi lo avrebbe mai detto che proprio all’interno del Carroccio la n'drangheta calabrese avrebbe trovato un habitat così naturale e un humus così ricco da permetterle di attecchire e crescere rigogliosa?
Eh sì! Belsito è un fiume in piena. Oltre alle sue ormai note attività di dossieraggio, questo strano e intraprendente tesoriere, mostra anche di avere grandi doti investigative e manageriali, considerato il sistema ingegnoso di “anti-intercettazione” che aveva saputo mettere su. Accidenti, ragazzi! Roba da fare impallidire James Bond! Francesco Belsito davanti al procuratore aggiunto Alfredo Robledo e ai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini ha spiegato come, con il bene placido dei vertici del partito, riusciva a “diversificare” gli investimenti e a movimentare il denaro dei fondi Lega verso Tanzania e Cipro. Certo, lui si muoveva autonomamente per le singole operazioni, ma tutti sapevano e tutti si fidavano del suo fiuto negli affari! E’ davvero incredibile. A guardarlo sembra un dimesso mezzemaniche, senza infamia e senza lode. Mai fidarsi delle apparenze!
Ma non è finita qui. Perché, il verde genio della finanza godeva della fiducia non solo dei dirigenti leghisti ma anche di altri più inquietanti e tristemente noti personaggi: i De Stefano di Reggio Calabria. Gli investigatori, infatti, hanno anche avanzato l'ipotesi dell'esistenza di un conto cifrato in Svizzera che serviva a Belsito per fare investimenti sospetti. Ed è proprio su questo conto che aleggia l'ombra della n'drangheta che si sarebbe avvicinata all'ex tesoriere, grazie agli emissari milanesi quella che è considerata una delle cosche più potenti della Calabria, per riciclare il denaro proveniente dalle attività illecite della famiglia De Stefano. Ovviamente, sempre a detta di Belsito, tutto questo era noto ai vertici della Lega, così come il Senatur era al corrente dei soldi spesi per il Trota, per la sua dimora e per l’intera sua famiglia.
Viene da dire, parafrasando qualcuno: Roma Ladrona un par de sigilli!