martedì 13 marzo 2012

No accordo? No party! L’out out della Fornero

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"Prima l’accordo con le parti sociali, e poi la paccata di miliardi!”, ed ecco servito il ricattino del Ministro Fornero che, nel caso il sindacato dovesse continuare a bocciare la sua riforma, terrà ben stretti i cordoni della borsa in cui sono custoditi i soldini che dovrebbero finanziare gli ammortizzatori sociali.

Il Ministro Fornero è contrariato assai! Ma come? Lei ce l’ha messa tutta per imbastire la riforma del lavoro e i sindacati, irriconoscenti e irrispettosi del suo ben fare, tirano il filo scucendo una tela così faticosamente intessuta? Inconcepibile. Ma in fondo cosa c’è di meglio di questo “pacchetto”? Limitazione dell’articolo 18; riforma dei contratti a termine (costeranno di più perché l'aliquota sarà dell’1,4%); divieto di licenziare i lavoratori durante l’apprendistato se non per giustificato motivo, e poi la grande novità: l'Assicurazione sociale per l'impiego (Aspi). Questa dovrebbe sostituire le attuali indennità: mobilità, disoccupazione per apprendisti, una tantum per i co.co.pro. e altre. Lo strumento si applicherà a tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati con contratto non a tempo indeterminato. I requisiti per accedervi prevedono due anni di anzianità assicurativa e almeno cinquantadue settimane di lavoro nell'ultimo biennio. La durata sarà di dodici mesi, quindici per i lavoratori sopra i cinquantotto anni. L'importo massimo sarà di circa 1.119 euro con l'abbattimento delle indennità del 15% dopo i primi sei mesi e un successivo 15% dopo altri sei. I nuovi ammortizzatori sociali saranno introdotti già da quest’anno e andranno a regime nel 2015 e non nel 2017 com’era stato detto in precedenza. La cassa integrazione straordinaria dovrebbe rimanere.

elsa fornero, ammortizzatori sociali, riforma del lavoro, sindacati, articolo 18, paccata, miliardi,mobilità,cocopro,licenziamenti,occupazioneInsomma, perché lamentarsi? Spaventa il passaggio troppo repentino all’Aspi? Non vanno giù le modifiche che minano le garanzie offerte dall’articolo 18? Mah! Staremo a vedere. Per il momento la Fornero è riuscita a sdoganare la "paccata" che rimbalza sul Web come una pallina impazzita, mentre noi non riusciamo a toglierci da dosso la sgradevole sensazione che, tra frizzi, lazzi e un tiro alla corda, si stia facendo una riforma per l’occupazione partendo dalla ricerca del modo migliore per licenziare. 

3 commenti:

  1. Non voglio certamente dar ragione alla Lega, xke se sta all'opposizione e solo x interesse di consenso. Ma giunti a questo punto penso sia davvero ora di far andare a casa questo governo Monti, che è stato super veloce a tagliare ai pensionati/nandi, ai lavoratori ma è più lento di un Bradipo a fare le cose che veramente servono al paese, vale a dire tutte le liberalizzazioni. All'inizio ero in accordo con Bersani x il governo Monti. ORA DICO BASTA! A CASA E AL VOTO. Vada come vada. Xche il pallino gel gioco come si vede lo ha sempre in mano Berlusconi, che in 8 anni negli ultimi 10 non ha fatto altro che danni sia in economia che in presenza nel mondo. Da vergognarsi.

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  2. SI, E' VERO I POLITICI ATTUALI ... I PROFESSORI ANCHE SE NON DOVEVANO CASCARE NELLE GRINFIE DEL DELIN.....berlusconi,e'NON ESSERE DA LUI RICATTATI.. PURTROPPO CI SONO CASCATI PERTANTO SONO D' ACCORDO X LE VOTAZIONI.

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  3. Cacciare i tecnici, e andare al voto, con queste regole è come darsi una martellata sulle palle per sentire il tonfo, prima facciano le riforme vere, poi mandiamoli a casa questi tecnici, la democrazia non ce la vendiamo per un pugno di BTP

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