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lunedì 2 maggio 2011

Il pacifismo leghista e i bombaroli di sinistra

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Bossi si dice arrabbiato con Berlusconi. Ha presentato una mozione e minacciato (ma senza troppa convinzione) il governo: “Se Berlusconi non vota la mozione, vuol dire che ha intenzione di far saltare il suo governo”, ha detto il leader leghista.  Ma come mai questa improvvisa vocazione pacifista del partito del Carroccio? Non sono loro che sostengono da decenni la guerra Afghana? Certo, la preoccupazione che i bombardamenti italiani sulla Libia possano provocare approdi di massa sulle nostre coste, per Bossi e C. è grande, ma questo “no alle bombe” da parte loro non regge nemmeno a questa motivazione. E’ solo un tentativo di alzare il tiro. Un modo per ricordare a Berlusconi che se non si piega ai loro voleri è “defunto”.  Per questo il Premier si appresta a far sapere che “va tutto bene madama la marchesa”. Troveranno la quadra, ove mai ce ne fosse una di cercare.

E mentre ipocrisia, parole vuote, minacce, false liti e smielati rappacificamenti, si piazzano al centro di una “non politica” nazionale, ci ricordiamo che una volta esistevano anche le opposizioni cosiddette “liberali”. Ci sono ancora? Certo, ma solo per fare da spalla a quello stesso governo che dovrebbero osteggiare. Il Pd diventa più bombarolo del governo. IDV ha votato “si” alla missione in Libia. E Vendola e Ferrero? Tacciono. E come dice il vecchio detto, purtroppo, chi tace di solito acconsente.

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giovedì 28 aprile 2011

La Libia, il Kamasutra e il riposizionamento di La Russa

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Il Kamasutra lo insegna: ogni tanto, per rendere più intriganti e soddisfacenti i rapporti, è necessario, come dice La Russa, un “Un riposizionamento all’interno della stessa strategia”.  Bene!  Ma il termine “riposizionamento” si usa quando la “posizione cambia”. Se non soddisfa quella del “missionario” (Francia sopra e Italia sotto), si prova con la posizione “smorzacandela” (Italia sopra e Francia sotto) oppure mafalda.jpgcon il “cucchiaio”, o quant’altro possa suggerire la ricerca paritaria del “bene comune”. Ma giacché ci avevano detto che l’Italia non avrebbe bombardato la Libia, il "riposizionamento" di cui parla il Ministro della Difesa, finalizzato a "aiutare inglesi, francesi e altri ... incrementando  il numero di velivoli già oggi a disposizione della Nato (12) e di ampliarne le opzioni di impiego", fa sorgere il fondato sospetto che Ignazio Benito Maria La Russa & C., abbiano deciso, con loro somma soddisfazione, di "riposizionarsi" alla “pecorina"...