Visualizzazione post con etichetta frode. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta frode. Mostra tutti i post

giovedì 5 aprile 2012

Per Bossi l'onore delle armi. I deliri di Ferrara

bossi,dimissioni, giuliano ferrara,qui radio londra, onore delle armi, frode, vicenda giudiziaria

Giuliano Ferrara chiede “l’onore delle armi” per la caduta ingloriosa di Bossi. Probabilmente al conduttore strapagato di “Qui radio Londra”, il programma di RAI Uno di difficile collocazione giacché non se ne coglie né senso né utilità, sfugge il significato di "onore delle armi". 

Allora ci permettiamo di chiarire le idee a Ferrara, o meglio, si permette Wikipedia che spiega con parole accessibili a tutti che "L'onore delle armi è un particolare tipo di riconoscimento militare, un onore cavalleresco che si conferisce in ambito militare per rendere ossequio al valore dell'avversario sconfitto. Al termine di un combattimento o comunque di un conflitto nel quale il soccombente abbia mostrato particolare e leale valore, è regola fra tutte le armate organizzate rendere ossequio a tale valore e alla lealtà dell'avversario con una cerimonia di alto significato cavalleresco e di vibrante attestazione di stima, appunto detta onore delle armi".

bossi,dimissioni, giuliano ferrara,qui radio londra, onore delle armi, frode, vicenda giudiziaria

Ci scusi “grande” Giuliano Ferrara, ma potremmo sapere qual è il “particolare e leale valore” che abbia mai mostrato Bossi? Non è il caso che qui si faccia l’elenco delle sue gesta poco eroiche che con il “valore” e la “lealtà” hanno ben poco a che fare. Dice che non bisogna giudicare il Senatur per l’ultima “vicendina giudiziaria” perché, tutto sommato, così fa tutti. In soldoni, lei ha detto che siccome tutti abusano dei soldi pubblici, è da “idioti” martirizzare Bossi al quale bisogna riconoscere che è stato un grande leader tanto amato al Nord.

bossi,dimissioni, giuliano ferrara,qui radio londra, onore delle armi, frode, vicenda giudiziaria

Ci spiace contraddire lei e quanti “amano” il Senatur nonostante tutto, ma l’operato di Bossi e famiglia, che indigna e offende da sempre intelligenza e buon senso, oggi, alla luce dei nuovi fatti, è più esecrabile che mai. E saremo anche “idioti”, ma non possiamo fare a meno di essere disgustati e anche molto infuriati perché Bossi e C. continuano a rubare soldi che tanti di noi, non essendo il “Trota”, fanno fatica a guadagnare.  Pertanto, ci auguriamo che qualcuno di buon senso alla Rai le faccia notare che quanto ha detto è di una gravità eccezionale e che, esattamente come ha fatto Bossi, lei (o qualcun altro) ci liberi al più presto della sua tanto "ingombrante" quanto inutile presenza.

martedì 27 marzo 2012

A Lugano in "mala" Fede. 2.500.000 euro di troppo!

emilio fede, tg4, silvio berlusconi, lele mora, lugano,svizzera, banca, due milioni e mezzo, frode, guardia di finanza

Il "carissimo" direttore del TG4 Emilio Fede vola in Svizzera con 2.500.000 euro. Vuole metterli al sicuro ma la banca di Lugano gli chiude la porta in faccia. Quando è troppo, è troppo!

E così Fede se ne ritorna in Italia con la sua valigia piena di contanti. I funzionari della banca non sanno da dove arrivano tutti quei soldi, e giacché il “fido” Fede non ha spiegazioni convincenti, passano la palla all'Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza. Fede, già indagato per favoreggiamento della prostituzione per le feste organizzate nelle residenze dell'ex capo del governo Silvio Berlusconi e per concorso in bancarotta fraudolenta dalla magistratura milanese con l'agente dello spettacolo Lele Mora, la scorsa estate è stato accusato di aver trattenuto per sé un milione e duecentomila euro dei due milioni e ottocentomila che Berlusconi avrebbe fatto avere a Mora attraverso il suo tesoriere Giuseppe Spinelli. Una «cresta» che il direttore ha sempre cercato di negare con scarso successo di essere creduto.

Pare, inoltre, che nel 2010 Fede si presentò in banca e chiese di prelevare 500 mila euro, ma gliene furono consegnati soltanto 300 mila e fu costretto ad aprire un conto dove depositare gli altri 200 mila che lui avrebbe poi badato a ritirare dopo qualche settimana. Quel deposito era stato denominato "Succo d'Agave" e quando i pubblici ministeri gli chiesero spiegazioni su quel deposito Fede, fornì una versione a dir poco fumosa, tirando in ballo anche una misteriosa amante cubana chiamata a occuparsi del suo conto.

Staremo a vedere come finirà questa vicenda. Per il momento è certo solo che Fede ha conquistato un primato: è il primo uomo al quale una banca svizzera rifiuta un deposito. Come a dire, di fronte alla "mala Fede" nulla può nemmeno il dio denaro!

emilio fede, tg4, silvio berlusconi, lele mora, lugano,svizzera, banca, due milioni e mezzo, frode, guardia di finanza

sabato 10 marzo 2012

PD, il "caro"Lusi fa tornare i conti!

luigi lusi, pd,margerita,tesoriere,sprechi,frode,partito,spaghetti,

Ma come sarà un piatto di spaghetti da 180 euro? Gustoso, afrodisiaco, idilliaco? E quale tipo di caviale avranno usato per condire la pasta più amata degli italiani?

Una domanda che, almeno per noi comuni mortali abituati a pasteggiare nell’ora di spacco con panini e pizzette, resterà senza risposta. Non potremo mai godere di questa prelibatezza da 180 euro, né tantomeno sapremo cosa mangi il fortunato che può permettersi un pasto da 1500 euro. Ma tant’è! E mentre ci rassegniamo a rimanere con cotale curiosità, leggiamo lo sfogo di Luigi Lusi tesoriere del PD che, immacolato come una verginella, risentendosi delle “ingiuste” accuse cerca di spiegare come si possono dilapidare 1,4 milioni di euro in quattro anni. Pare che i rappresentanti della Margherita per svolgere al meglio il loro ruolo di rappresentanti del popolo, avessero bisogno di viaggi in aereo, vacanze rilassanti, alberghi superlussuosi e pasti adeguati ai loro grandi sforzi. Certo, una pizza o uno spaghetto da 8 euro non avrebbero potuto garantire loro le calorie sufficienti al lavoro “forzato” cui sono chiamati. Necessitano pasti da migliaia di euro e, se proprio si deve scendere al livello dello "spaghetto" che almeno sia da 180 euro o giù di lì!

Ovviamente, di queste spese “necessarie” non c’è traccia alcuna. Erano accordi verbali, dice Lusi, vittima di “persecuzione”. Il “caro” Lusi solo nel 2011 ha speso 218mila e 250 euro. “Sempre per conto del partito”, si affretta a spiegare il tesoriere. E noi ci crediamo. E non potremmo fare diversamente giacché dalle poche ricevute ritrovate si evince che in questi euro “spesi per il partito” rientrano settantamila euro che Lusi in persona ha “prelevato” per una settimana alle Bahamas con i familiari; 11mila per un weekend a Sveti Stefano, nel Montenegro; circa novemila euro di penale per annullare la vacanza; 180 euro per un piatto di spaghetti al caviale al Pantheon e 1.500 euro per un pasto nell'Aquilano. E poi ancora altri viaggi in Canada e nelle capitali europee. Sempre per “il partito” Lusi spende per una sola notte al Carlton di ben 2.600 euro; al Cercure Ivry di Parigi di euro ne spende circa 1.600, e per un soggiorno a Sanremo circa duemila euro per una notte all'Hotel Royal.

luigi lusi, pd,margerita,tesoriere,sprechi,frode,partito,spaghetti,

"Caro" Lusi, possiamo capire il suo rammarico. In fondo lei e famiglia in giro andavano per gli interessi del partito e di noi italiani. Non capisce nessuno il suo spirito di “sacrificio” e di abnegazione! Così come nessuno apprezza il fatto, che almeno per una volta, riesce a far tornare i conti in un partito. E i conti della Margherita, ora tornano! Eccome se tornano!