Visualizzazione post con etichetta elezioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta elezioni. Mostra tutti i post

lunedì 8 aprile 2013

Grillo come Berlusconi: stipendi, frizzi e lazzi

Berlusconi, Beppe Grillo, stipendi parlamentari,6000 euro,elezioni,grillini

C’è da non crederci: in Italia lo sport nazionale sembra essere diventato "giochiamo a chi la spara più grossa". E se Berlusconi durante la campagna elettorale giurava di voler restituire l’IMU di tasca sua, Grillo sparava a zero sugli stipendi alti dei politici. “2500 euro, bastano e avanzano!”, urlava inviperito il comico nazionale, salvo poi a rimangiarsi tutto appena i suoi hanno occupato posto sugli ambiti scranni: ora 6000 euro mensili sono a mala pena sufficienti.  Perciò ai 2500 di stipendio ora si vanno a sommare d'emblée 3500 euro di diaria.

Funziona così. Le campagne elettorali sono zeppe di “buone intenzioni”. Per il bene del Paese (dicono) sono pronti a fare di tutto. Ed ecco che piovono promesse sui milioni di posti di lavoro sicuri, sugli aumenti delle pensioni, sui rimborsi IMU e sui tagli dei costi della politica, incluso gli stipendi. Ma non appena si conquista la poltrona, le buone intenzioni lasciano il posto alle cattive abitudini. Grillo il nuovo che si affaccia? La rivoluzione? Il salvatore della Patria? Il castigamatti? Mah! Non ci sembra. A parte il suo livore e la sua iracondia di serio e di fattibile concretamente nelle sue proposte c’è ben poco.  Ma lui è un uomo di spettacolo, sa come condurre uno show. Tutto sommato il mestiere di un comico è di esagitarsi ed esagitare per far ridere. Ma il mestiere degli italiani qual è? Quello di continuare a darsi le martellate sui gioielli di famiglia?

giovedì 7 marzo 2013

Bersani, Renzi e i balletti del PD

Pierluigi Bersani, Matteo Renzi, Elezioni, PD, Grillo, Governo

Strani i balletti della politica: Pierluigi Bersani vince le primarie e fa flop alle elezioni. Matteo Renzi perde le primarie e diventa d'emblée l’unica speranza del Partito Democratico.

Tutti nel panico perché il sindaco fiorentino non ha parlato alla direzione nazionale del PD. Anzi, non solo non ha parlato, ma è addirittura andato via. Che abbia deciso di voltare le spalle al suo partito in un momento così tragicomico? Dalle sue parole sembrerebbe di no, infatti, continua a sbandierare la sua fiducia a Bersani. Ma nei fatti le cose come stanno? Mentre tutti lo vorrebbero eroico salvatore della Patria, indicandolo come possibile capo di un governo di responsabilità nazionale, nonché come favorito a guidare il PD, il caro Renzi fa sapere che ha tutte le intenzioni di ricandidarsi a sindaco di Firenze nel 2014. E sul futuro governo cosa dice? Ove mai dovesse vedere la luce, secondo Renzi affonderà presto. E forse per non inabissarsi insieme alla nave, pensa di assicurarsi in tempo una scialuppa di salvataggio. 

Intanto, Bersani ci prova a mantenersi a galla presentando un programma di otto punti in cui fa la lista dei buoni propositi sperando nel sì tanto agognato di Grillo: provvedimenti contro corruzione, concussione, traffico di influenze illecite, auto-riciclaggio, falso in bilancio e scambio elettorale. E mentre si affanna a convincere tutti, anche se stesso, che l’Italia cambierà pagina, non manca di dare una stoccatina a Renzi “Il problema è l’abbrivo, se avviene, sono più fiducioso di Renzi sulla durata di questo governo perché l’esigenza di cambiamento è conclamata”. E se lo dice Bersani…! 

Così, mentre questo balletto degli eletti, dei trombati, degli indecisi, dei disertori, dei convinti e dei duri e puri, continua senza sosta sul palcoscenico della politica italiana, a noi non resta che restare a guardare un po’ divertiti, un po’ dispiaciuti, ma tanto, tanto in...ferociti.

domenica 3 febbraio 2013

Berlusconi il mignottocrate, parola di Feltri

Silvio berlusconi, mignottocrazia, Vittorio Feltri, Radio 24, la zanzara, elezioni, candidature, Polverini

Ci va giù pesante Vittorio Feltri al microfono della trasmissione "La Zanzara" trasmessa da Radio 24: il giornalista attacca l'ex Premier accusandolo di aver sdoganato la mignottocrazia.   

A proposito delle donnine allegre tanto care al papi Silvio, Feltri senza mezzi termini afferma "Non siamo mica nati ieri e sappiamo che Berlusconi ha candidato di nuovo delle mignotte, intese come persone che si adattano a fare qualsiasi cosa, che fanno quegli esercizi che non sono titolo di merito. Non è che se io faccio una scopata allora merito un aumento di stipendi".

Anche Renata Polverini finisce nel calderone, perché il giornalista non salva nemmeno lei "La Polverini è un respingente, perché quella storia dei soldi (vedi vicenda Fiorito) ha indignato tutti. Poi certe persone che volevano andare con Monti, vedi la Roccella, sono state ricandidate e premiate”.

Certo abbiamo molti elementi per smentire questo nuovo indignato speciale, di sicuro non ne gradiamo i toni, ma nella sostanza come dargli torto?

lunedì 30 maggio 2011

Caro Silvio, mai sottovalutare i fessi!!!

silvio berlusconi,elezioni,pisapia,de magistris,milano,napoli


Eh, sì! Mai sottovalutare il nemico, a maggior ragione quando si tratta di "fessi", anche perché a Milano, ma soprattutto a Napoli la gente ha dimostrato, urlandolo a squarciagola che, come disse il buon Totò "Ccà nisciuno è fesso!!". A tutto c'è un limite, anche alla pazienza degli italiani. Caro Silvio, a tirar troppo la corda, prima o poi, questa si spezza. 


A Napoli la vittoria di De Magistris sembra essere sancita da un 65,3%, contro il 34,7% di Lettieri, che rispetto al primo turno ha perso 40 mila voti, mentre l'ex Pm ha raddoppiato le proprie preferenze. A Milano Giuliano Pisapia prende il 55,1% dei voti, contro il 44,9% di Letizia Moratti. A Cagliari Massimo Zedda ha raggiunto il 59,3% dei voti, contro il 40,7% di Massimo Fantola. Interessante anche la vittoria ad Arcore del centrosinistra con Piera Colombo col 56,7% dei voti; quella ancora del centrosinistra a Desio, con Roberto Corti, col 58% dei voti contro Silvio Arienti, fermo al 42%. 


silvio berlusconi, pisapia,de magistris,milano,napoli,pdl,elezioniUna debacle totale del Pdl, a quanto pare. Cosa succederà domani? Lo vedremo. Per stasera godiamoci questo momento!


 


 


 

venerdì 27 maggio 2011

Silvio a Pisapia gliela farà vedere!!!

Silvio berlusconi, Pisapia, Milano, Moratti


All'inizio "mangiatori di bambini", poi "pericolo da scongiurare". In seguito "assassini e congiuratori", negli ultimi tempi "coglioni" e anche "zozzi". Ora "scemi", "dementi", "incoscienti" e pure "fessi".  Beh! Intanto questa reazione, ci racconta di quanto il grande Premier se la stia facendo sotto per questi ballottaggi. In gioco per "lui" c'è proprio tanto, e non solo in termini politici. E poi ci piacerebbe proprio tanto conoscere un elettore del centrodestra intelligente, colto, di grande spessore politico e, soprattutto, che ami il contraddittorio. In fondo questo è il perno della democrazia. Un avversario così meriterebbe rispetto, quello che è sempre dovuto a tutte le opinioni, anche se contrastano con le nostre. Ma come si può discutere con qualcuno che vuole solo imporsi con offese e minacce? Di cosa si potrebbe mai parlare con chi ascolta solo se stesso e passa come un rullo compressore su dignità, rispetto e democrazia? Per non cadere nello stesso errore di chi offende gli elettori di sinistra, qui si vuole precisare che sicuramente da qualche parte esisteranno elettori di destra degni di stima. Ma a noi miseri mortali "fessi" e "zozzi", è dato di conoscere solo quelli che siedono nelle comode poltrone del Parlamento, pertanto, non possiamo che rifarci a loro e alla loro pochezza. 


silvio berlusconi,pisapia,milano,elezioni,morattiPertanto se Silvio a Pisapia "gliela farà vedere", noi siamo fiduciosi che i "fessi" elettori di Milano, alla Moratti "glielo lo faranno sentire...il loro basta"!!!