lunedì 9 luglio 2012

Spending Review, Monti si adira. E noi?

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Polemica Squinzi Monti: che notiziona! "Taci, lo spread ti ascolta" scrive l’Unità, uno dei tanti titoli che affollano i quotidiani odierni che hanno messo in prima pagina lo scambio di battute tra Squinzi e Monti sulla Spending Review.

Spending Review, letteralmente significa "revisione della spesa", ma l’uso di termini inglesi, si sa, spesso è adottato sia per indorare la pillola, sia per dare più spessore e dignità a operazioni tanto ovvie, quanto dovute. E quale operazione era più necessaria e debita del taglio agli sprechi?

E’ stata condotta bene questa tanto attesa operazione? Per alcuni, come i big dell’industria come Luca Cordero di Montezemolo, si (ma guarda!). Per altri come Giorgio Squinzi leader di Confindustria assolutamente no, al punto che la “Spending Review” è stata bollata come “macelleria sociale”. E qui Mario Monti perde il suo aplomb inglese e s’infuria di brutto perché, dice, "Dichiarazioni di questo tipo fanno aumentare lo spread e i tassi. A carico non solo del debito, ma anche delle imprese".

mafalda_pensa.gif"Ma come”, sembra dire Monti, "dopo che ho spremuto tutti come limoni, ho tassato l’impensabile, mi sono preso tanti improperi dagli italiani ridotti alla fame, e tutto per non fare alzare la cresta allo Spread, arriva Squinzi fresco, fresco e con una dichiarazione me lo ributta alle stelle? Eh, no! A tutto c’è un limite!”. Già! A tutto dovrebbe esserci un limite! Peccato che a noi miseri osservatori inerti di questi balletti, questo limite non è dato di vederlo!

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