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lunedì 6 febbraio 2012

Cancellieri, ci risiamo con i bamboccioni!

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Ci risiamo. Se c’è una marea di disoccupati, la colpa è dei bamboccioni che vogliono “il posto fisso nella stessa città, di fianco a mamma e papà”. Stavolta la grande rivelazione arriva nientepopodimeno che da Anna Maria Cancellieri.

In un’intervista rilasciata a TGcom24 la Cancellieri, forte del suo stipendio “fisso” e dei suoi privilegi, ci spiega meglio cosa voleva dire Monti a proposito del “posto fisso”: “Monti ha voluto sdrammatizzare, non è stato fatto per mancanza di rispetto verso nessuno". E mentre zelante giustifica il Premier, non si trattiene e, con grande “rispetto” offende migliaia di giovani costretti a vivere con mamma e papà perché non trovano lavoro. E se lo trovano è sottopagato e precario. Ha idea la signora Cancellieri di quanti cervelli esporta l’Italia? E di quanti sacrifici fanno tanti giovani costretti ad andar via dalle loro case per poche centinaia di euro al mese? Ha idea dei sacrifici e dell’angoscia di non potersi costruire un futuro?

Anna Maria Cancellieri, bamboccioni,disoccupazione,lavoro,precari,tgcom24,posto fisso,monti"Il mondo moderno ha grandi esperienza di mobilità, – aggiunge - viviamo nella cultura del posto fisso. Il mondo sta cambiando, come avviene nei paesi emergenti". Già! E chissà perché chi non ha un posto fisso, di solito è assunto con contratto a progetto e quindi non ha nessun paracadute sociale, né può usufruire d’incentivi né tanto meno di mutui bancari. Dalle nostre parti sapete come si dice: a vucca è na ricchezza (la bocca è una ricchezza), per dire che con la bocca si può dire tutto, soprattutto cavolate. Ma fra il dire e il mare, c’è sempre di mezzo il proverbiale mare. E nel nostro caso, quel mare diventa sempre più di m…da!

 

giovedì 16 giugno 2011

Scusate, possiamo fare una domanda a Brunetta?

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"Possiamo fare una domanda al Ministro?". Una richiesta fin troppo educata e garbata. La risposta? "No. Questa è la peggiore Italia", dice sua "altezza" Brunetta. E non ha torto. I precari sono davvero la peggiore Italia perché in un paese civile la precarietà non dovrebbe esistere. 

E' compito dei politici garantire sicurezza e futuro ai cittadini di una Nazione, quando ciò non avviene, probabilmente è perché non ci sono politici ma "politicanti" da quattro soldi incapaci e arruffoni. Quindi i precari diventano la prova evidente di una politica fallimentare gestita da quaquaraquà insulsi, arroganti, nonché cafoni che con il loro (malaf-)fare rimandano immagini poco edificanti dell'Italia. Ergo, fotografano la "peggiore Italia". Quindi Brunetta, che parla di innovazione probabilmente non cogliendone bene il senso; parla di responsabilità sul  lavoro, non conoscendo cosa signfica la parola "lavoro"; parla di fannulloni questa volta con cognizione di causa; quando dice "peggiore Italia" parla di se stesso e dei suoi compagnucci di merenda.



Ciò che lascia sempre l'amaro in bocca in queste vicende (purtroppo l'arroganza è un "pregio" che, da Berlusconi a La Russa, passando per Lupi per finire a Brunetta, caratterizza questo Governo), è l'assoluta mancanza di rispetto per gli altri. E qui non c'è nulla di politico. E' un fatto di cultura e buona educazione. Due parole sconosciute alla stragante maggioranza dei politici di questo Bel Paese. Non sono i precari, i disoccupati, i diseredati, i padri di famiglia che non riescono ad arrivare a fine mese che mostrano la faccia "peggiore di questo Paese". Anzi, i precari spesso sono le eccellenze del paese. E per quanto riguarda gli altri lavoratori, magari i "politicanti" avessero un briciolo solo della loro dignità. Ne basterebbe un briciolo solo, per non ritrovarci nel baratro in cui ci hanno cacciato.

Chi scrive ha lavorato come precaria in un Ente pubblico. Conosce bene come e quanto vengono sfruttati i precari. Costretti a sobbarcarsi il lavoro di quanti grazie a quelli come Brunetta sono riusciti a ottenere il "posto fisso". Come? Spesso con meccanismi molto poco ortodossi. Ma tant'è. La politica piazza e garantisce le sue pedine, che a loro volta, forti di questa protezione se la godono mentre i precari lavorano per quattro, sottopagati e mortificati.

brunetta,precari,berlusconi,la russa,lupiQuesta, caro Brunetta, è l'"Italia peggiore". Quella che lei e quelli come lei hanno creato e in cui sguazzate incuranti di ciò che vi succede intorno. D'altra parte, che v'importa! Voi avete il "bunga bunga" e soldi abbastanza per pagare profumatamente le "professioniste del sesso". Quelle sì, che mostrano di saper fare bene il loro lavoro. Strano però come, pur non avendo le qualifiche e le lauree che hanno i precari, a queste "esperte" i "servizietti" vengono pagati e profumatamente.