Luigi Compiano. La cosa più interessante per certe notizie è capire per quale ragione non scattino subito le manette.
Questo signor Luigi Compiano, trevigiano, titolare dell'Azienda North East Service, secondo gli inquirenti avrebbe maturato in venti anni ammanchi per 60-70 milioni di euro, 27 milioni di debiti col fisco per mancato versamento dell'Iva, e 17 milioni di debiti verso fornitori vari. Usava sostanzialmente la propria azienda come bancomat: ogni volta che prelevava un po' (si far per dire) di soldi, metteva a garanzia propri assegni, quanto meno discutibili, per la copertura a futura memoria. E, infatti. In tempi di crisi, si alza il coperchio, et voilà, esce fuori di tutto: un odore nauseabondo si diffonde per l'aria, il marcio putrescente che stava nella pentola mostra impietosamente quello che succede quando ci si fa gioco della società, quando si utilizza la furbizia (o presunta tale) per prendersi gioco delle istituzioni e della collettività. E con i soldi, che cosa ci faceva? Nulla di particolare, tutto sommato: 70 natanti, 400 automobili e 100 motociclette. Ferrari, Aston Martin, Rolls Royce e chi più ne ha più ne metta.
E tuttavia non scattano le manette. E vorremmo sapere perché.
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