venerdì 4 ottobre 2013

Bombicci: crocefisso al palo, maestra in croce

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Nella scuola elementare Bombicci di Bologna, una maestra si permette di togliere il crocefisso. Apriti cielo: i reazionari del cattolicesimo ripartono all'attacco; in questo caso Fabio Garagnani, già parlamentare del Pdl. 

E di nuovo giù con le polemiche, comprese quelle di Cesare Mirabelli, Presidente emerito della Corte Costituzionale, il quale sentenzia che il Consiglio di Stato ha affermato la validità di un vecchissimo regolamento fascista del 1928, che prevede la presenza di simboli religiosi nelle aule. Prescindiamo dalle annose polemiche sull'utilità, o l'opportunità, dei crocefissi nelle aule, semplicemente dando un consiglio a tutti gli insegnanti, laici o meno. Giacché una legge dello Stato italiano (e non un regolamento) ha sancito che quella cattolica non è più religione di Stato, è sufficiente (e intelligente) affiancare al simbolo cristiano per antonomasia, un paio di altri simboli religiosi, magari un Budda o una Trimurti o quant'altro. Vogliamo vedere poi chi li leva. E vogliamo vedere poi che ne pensano il Consiglio di Stato, o, meglio ancora, la Corte Europea dei diritti dell'uomo.

1 commento:

  1. la maestra non aveva niente di meglio da fare che togliere il crocefisso????Non aveva mica il deretano sedutoci sopra che le dava fastidio o no?

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