Berlusconi, quei provvidenziali certificati medici

Il PM Ilda Boccassini proprio non ci sta. L’ennesimo certificato medico esibito per impedire a Silvio Berlusconi di essere presente al processo Ruby, è palesemente sospetto. 

L’ex Premier si appella al legittimo impedimento prima per un incontro che avrebbe dovuto avere con Monti e poi per una malattia agli occhi. Ma tre certificati medici per la stessa malattia sono decisamente troppi. Perciò il sospetto che assale la Boccassini è del tutto legittimo: "Dovendo esprimere un parere sul legittimo impedimento – argomenta il PM - anche basandomi su storie pregresse di tale strategia adottata dall’imputato Berlusconi, devo dire che quanto qui è rappresentato non può in nessuna maniera ritenersi un impedimento assoluto. Né tantomeno si può immaginare che nel momento in cui è diagnosticata una patologia - è il 5 marzo - io aggravo la situazione al punto che addirittura lo stesso medico deve certificare il sette marzo, cioè lo stesso giorno in cui parte il fax, le conseguenze cui si andrebbe incontro. Non sono un medico, ma è di tutta evidenza che un medico serio tutte queste conseguenze le avrebbe dovuto evidenziare sin dalla prima volta. Quindi, questo passaggio di tre certificazioni, una dopo l’altra, in tre giorni diversi (5, 6 e 7 marzo), mi sembra un’escalation per far sì che l’udienza di oggi non sia svolta". 

Il troppo storpia, dice il saggio e le bugie vengono sempre a galla, soprattutto quando queste hanno le gambe corte…di Silvio!