mercoledì 16 maggio 2012

Un Malinconico ri-assunto

carlo malinconico, mario monti, corrado passera, Fondazione Valore Italia, Francesco de vito piscitelli

Si dice che quando si chiude una porta, spesso, si apre un portone.  E dietro il portone della Fondazione Valore Italia che Corrado Passera ha spalancato, guardate un po’ chi c'è? Carlo Malinconico! Ricordate la sua vicenda? Ecco a voi il ri-assunto!

C’era una volta, in un Paese non tanto lontano governato da un re detto o’professore, un sottosegretario alla presidenza del Consiglio che, nonostante si chiamasse Carlo Malinconico, viveva una vita felice e spensierata a spese altrui.

Fu il re Monti in persona a volerlo al suo seguito, perché ritenuto, a pari degli altri che scelse per il suo regno, dotato di grandi capacità matematiche e, in tempi di magra, uno in più che sapesse fare i conti era sempre di grande aiuto. Malinconico però, stava ben poco nel castello, impegnato com’era a intrattenersi amenamente con tale Francesco De Vito Piscitelli, noto costruttore che non disdegnava di arricchirsi sulle disgrazie altrui e, da tempo, era nel mirino dello sceriffo di corte per gli appalti del terremoto dell’Aquila. Fra i due nacque un legame stretto, al punto che Francesco pur di godere della compagnia di Carlo, sborsava fior di quattrini per pagargli vacanze, pranzi e sollazzi di ogni genere.  

La notizia della “tresca” arrivò alle orecchie del re che, deciso a mantenere (almeno nelle apparenze) tono e rigore, lo chiamò seco per chiedergli lumi sulla vicenda. Carlo, malinconico, non sapendo cosa dire, decise di abbandonare spontaneamente il castello consegnando anello e sigillo reale.

Tutti pensarono che la mannaia della giustizia si sarebbe abbattuta sulla testa dei due sodali. Piscitelli, alla fine, avrebbe restituito il maltolto ai legittimi proprietari e Malinconico una volta chiarito legami e regalie varie, sarebbe stato “politicamente morto” perché un comportamento così “godereccio” non poteva essere confacente ai cavalieri di corte che hanno responsabilità pubbliche. 

carlo malinconico, mario monti, corrado passera, Fondazione Valore Italia, Francesco de vito piscitelliPurtroppo, però, tutti si sbagliavano: Carlo Malinconico ritornò ai vecchi fasti più forte che pria. Alla corte di re Monti oltre a stipendio a prebende varie, non aveva altro cui attingere per mantenere la sua vita godereccia, ma come Presidente della Fondazione Valore Italia nata nel 2005 per promuovere il design italiano e il Made in Italy, avrebbe gestito 25 milioni di euro a fondo perduto! Chi fu a fargli questo popò regalo? Corrado Passera, austero Ministro dello Sviluppo Economico che, non si capisce bene come, dalla sera alla mattina, defenestrò CdA e Presidente in carica, per conferire l’incarico al Malinconico rendendolo tanto felice. Un altro maschietto vittima del fascino di messer Carlo al punto di mischiare le carte in tavola e rischiare per lui? La storia, purtroppo, non lo spiega e noi restiamo qui a chiederci increduli: ma che farà mai Malinconico a questi maschietti?

Se ti va, clicca e leggi anche Il Malinconico epilogo

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