venerdì 20 aprile 2012

Berlusca e burlesque

 silvio berlusconi, ruby,processo, burlesque,bunga bunga

Burles-que, il termine sembra quasi l’anagramma di Berlus-ca. Ma sono solo alcune lettere dell’alfabeto a legare queste due parole? Certo che no!

Berlusconi e il burlesque, o the poor man's follies, le "follies" dei poveri com’era uso definire in America questo genere di spettacolo, sono accomunati da ben altro. L’ex Premier, infatti, al "processo Ruby" ha dichiarato che le ragazze invitate a casa sua per innocenti ed eleganti “seratine” consumate in una “atmosfera di simpatia e gioiosità” nella discoteca di famiglia sita al piano di sotto di Villa Arcore, si travestivano da poliziotte e facevano "gare di burlesque". E poiché si sono trovate negli "impicci" solo per essere state invitate a trascorrere cotali caste e goliardiche serate, ora il Premier sentendosi responsabile della loro sorte avversa, deve mantenerle tutte e, soprattutto, salvarle da una magistratura perversa che gode a perseguitare verginelle che hanno la sola colpa di amare il “bunga bunga”.

mafalda-baila.gifOvviamente ad aprire la lista delle vittime sacrificali troviamo proprio lei: Ruby rubacuori, alias nipote di Mubarak che avendo "raccontato una storia di vita drammatica e di avere anche pensato di porre fine alla sua vita”, è stata la prima a usufruire dei “favori” di Silvio che volentieri l’ha “mantenuta” e messa sotto protezione. Questo, come dice l’ex Premier, giusto, per “impedire alla povera ragazza marocchina di vendersi”!

E adesso, se ci riuscite, cercate di smettere di ridere! 

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