Borghezio è innocente!

Quanti hanno visto il servizio mandato in onda da Rete 4, probabilmente, concorderanno con il fatto che la “follia” di Borghezio non ha motivo di esistere, se vive e opera in un contesto con il quale è in piena sintonia.

Fatta la dovuta premessa che Rete 4, e i media in genere, sanno bene come “addomesticare” servizi e dichiarazioni per renderle più vicine al pensiero politico di turno, qualche considerazione va comunque fatta.  Borghezio è un politico e come tale deve compiacere i suoi elettori. Visto che continua a ricevere consensi, ciò che fa e, soprattutto, ciò che dice, deve per forza essere in armonia con quello che pensano i suoi elettori. O no?

Infatti, non a caso, per alcuni cittadini leghisti, con tanto di nome “Borghezio” stampato su divise e cappellini da lavoro, nel servizio televisivo della rete più “linguetta” dell’universo, hanno difeso a spada tratta il loro “paladino”. Hanno detto che la vicenda è stata tutta una montatura della stampa (tanto per cambiare), negando  l'evidenza delle registrazioni e dei video in diretta. Secondo questi “aficionados” anche la registrazione è stata opportunamente modificata. E non solo, ma per qualcuno, le parole di Borghezio in difesa di Breivik erano addirittura condivisibili.

Perciò, alla luce di tutto ciò, e sempre se davvero la realtà padana fosse quella rimandata da Rete 4, Borghezio sarebbe davvero da considerare folle e, come tale, reo d’istigazione al razzismo e alla violenza?

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