Non ho nulla da aggiungere a ciò che ha già detto il mio amico Gianni, che riporto fedelmente. Una cosa sola mi sento di dire: sono infuriata!
"Dalle recenti prove Invalsi per la valutazione del livello di apprendimento nelle scuole, si è ritenuto di tenere altrimenti occupati disabili e ipovedenti, amorevolmente definiti “alunni con particolari bisogni educativi”. Oppure – se proprio genitori e insegnanti avessero insistito – di fargli sostenere la prova in un locale diverso, in modo da non disturbare i normodotati. Con un facile gioco di parole si potrebbe dire che, da quando c’è questo governo, nella scuola (e non solo) sono invalsi certi metodi. Questo atteggiamento è in tragica sintonia con la falcidia degli insegnanti di sostegno, un altro tassello del razzismo imperante. Per gli scettici la circolare è qui." 

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