Dopo Sinead O'Connor che in diretta televisiva nel 1992 strappò la foto di Wojtyla al grido di "combattete il vostro vero nemico", ecco arrivare dal mondo dello spettacolo un’altra affermazione che ha fatto sobbalzare dalla sedia il mondo cattolico: Susan Sarandon, molto candidamente afferma “Papa Benedetto XVI è un nazista".
In effetti, l'affermazione che ha provocato un attacco di bile a Vaticano e proseliti, è stata fatta in un contesto ben preciso. L'attrice intervistata dal Newsday ha raccontato di aver inviato al Papa una copia del libro da cui è stato tratto nel 1995 il film "Dead Man Walking", per il quale lei vinse l'Oscar. Però, l'inviò, come ha detto, "all'ultimo Papa" e "non a questo nazista che c'è adesso". Al disappunto dello zelante intervistatore, l'attrice convinta ha ripetuto con disarmante certezza “Ratzinger è un nazista”.
E’ la forza delle proprie convinzioni che fa grande un essere umano. E Susan oltre a essere una grande attrice ha dimostrato di essere anche una grande donna. Non teme le ire divine e dice ciò che pensa senza timore reverenziale alcuno. D’altra parte come darle torto, almeno a giudicare dai trascorsi del caro Ratzinger, che per stessa ammissione di Bill Donohue, presidente della Lega Cattolica "ha fatto parte della Gioventù nazista come ogni altro quattordicenne tedesco dell'epoca…”. Poi, ovviamente, accusa Susan Sarandon di “…un’ignoranza senza precedenti” e a discolpa del papa racconta che il giovane nazista Ratzinger, ha comunque disdegnato “… la gioventù hitleriana”.
Mah! Noi saremo anche ignoranti come la Sarandon, ma ci pare proprio che la storia racconta di una Chiesa che è stata sempre felice di abbracciare i regimi reazionari. E poi che con questo papa la chiesa abbia fatto azioni e proclami che vanno nella direzione proprio dei dettati nazisti, non può negarlo nessuno! E "il rogo per i gay" e il "no al condom in Africa" ne sono una prova più che evidente. O no?
