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mercoledì 17 luglio 2013

Ingroia, il magistrato informatico

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"Voglia di lavorare saltami addosso e fammi lavorare meno che posso...". Non fa eccezione all'adagio il buon Ingroia: ex magistrato, ex politico, ex eroe dei due mondi; una meteora nel cielo tutt'altro che sereno della politica. 

Dopo il flop elettorale al Parlamento, dopo la scarsa voglia di andare a lavorare nell'esilio della Val d'Aosta, dopo l'incarico mancato (per volere del Consiglio Superiore della Magistratura) all'Agenzia delle Entrate Siciliana, ora, finalmente, è stato costruito per Ingroia il cosiddetto "paracadute", che il buon Presidente siciliano Crocetta ha confezionato appositamente: la società d'informatica Sicilia e Servizi. Essendo, come noto, l'ex magistrato un famosissimo e accreditato esperto d'informatica, ci sembra giusto che sia stata operata questa naturale scelta.

Una volta i politici venivano ipercriticati per essere chiamati a ricoprire incarichi sui quali non avevano nessuna competenza. Adesso le cose vanno cambiando, a quanto pare. Non solo non si ha competenza sulla materia, ma non si è neanche avuto il tempo di maturare un'esperienza politica sufficiente. Sic transit gloria mundi, caro dottor Ingroia.

giovedì 19 gennaio 2012

Perché il forcone. Dalla Sicilia con furore!

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Dalla Sicilia un appassionato monito: Ridiamo dignità alla politica! Ridiamo dignità alla vita! Alziamo la testa e il forcone!

Il movimento dei "Forconi" nato in sordina in quella Sicilia dimenticata da Dio e dagli uomini, comincia a trasformarsi in una vera e propria rivoluzione popolare. Il profondo disagio economico che attanaglia l’isola da tempo immemore, in questo delicato momento storico, si fa più acuto e mette in difficoltà molte famiglie.

Chi sono gli esponenti? Agricoltori e autotrasportatori che rivendicando giustizia politica e sociale, chiedono attenzione da parte dello Stato e delle autorità competenti, verso l’economia siciliana, verso l’agricoltura, messa in ginocchio anche dall’aumento del costo del carburante. I "Forconi" ci tengono a precisare che non stanno all'ombra di bandiere politiche o di schieramenti sindacali. Sono lavoratori onesti che chiedono in modo accorato e a viva voce "giustizia sociale". Sono siciliani che hanno voglia di cambiare la loro terra per salvare il futuro dei loro figli. Sono italiani come tanti, stanchi di subire prevaricazioni, di vivere nel malaffare, di un "governo mercenario e buffone", di una Chiesa ipocrita e reazionaria. 

Siamo con voi, cari "Forconi", e se rivoluzione dovrà essere, che rivoluzione sia!

 

FATE GIRARE IL VIDEO!