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martedì 1 ottobre 2013

La testa della pitonessa

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Nella inenarrabile confusione politica degli ultimi giorni, almeno una cosa è certa: Angelino Alfano ha chiesto a Berlusconi la testa della Santanchè, l’estremismo fattosi serpente. 

La pitonessa, dal canto suo, è disposta a farsi decapitare in nome dell’unità del partito. Di quale partito? Pdl? Forza Italia? Nuovo Partito dei moderati? Una domanda alla quale non solo noi, ma nemmeno il maestoso e vorace rettile, al momento è in grado di dare una risposta. Allora per cosa, per chi e, soprattutto, per quale unità cederebbe il suo capo con tanto di lingua biforcuta? Delle due l’una: o la pitonessa decide di immolarsi per non rinunciare fino alla fine al suo ruolo di pasionaria azzurra, o già da tempo l’altera testa orna di cotanta chioma, non alberga più sul suo collo. 

 

giovedì 26 settembre 2013

Santanché, la pitonessa ci prova. I pidiellini non si schiodano

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"Arrogante, minaccioso e di parte”, questo è il giudizio che Daniela Santanchè esprime su Giorgio Napolitano. 

La pitonessa con tutta probabilità non sa neppure, vista la sua cultura da scuola elementare, che esiste il reato di vilipendio al Presidente della Repubblica. Tuttavia, a parte questo, la cosa che più ci preme rilevare di questa donna, che non si capisce se proviene da una casa di appuntamento o dalla Savana*, è che da credente doc non riesce a capire che la messa in scena delle dimissioni di massa dei deputati Pdl è una buffonata da operetta. Non riesce a capirlo perché lei è davvero “credente” . Ricordate quel manifesto di campagna elettorale in cui la donna serpente a muso duro affermava “Io credo”?

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Lo ha scritto e lo fa, o almeno, si sforza di farlo credere agli altri. Sarà un caso che, etimologicamente parlando, la radice delle parole “credente” e “cretino” sembra essere la stessa? Non lasciando spazio al pensiero, ma alla propria fede in Berlusconi, la pitonessa, sapendo di mentire spudoratamente prova, con la veemenza che le è congeniale, a convincere gli altri – mission impossible – che davvero i senatori del Pdl si possano dimettere. Riuscirà con le sue doti sinuose e striscianti da serpente ammaliatrice qual è, a ipnotizzare le sue prede? Ai posteri l’ardua sentenza. Dal canto nostro possiamo solo ricordare che dagli ultimi e più avanzati studi sull'intelligenza degli animali risulta che i serpenti, fatte le debite proporzioni fra cervello e resto del corpo, abbiano sviluppato una discreta intelligenza. Ecco questo è il tipico caso dell’eccezione che conferma la regola. 

*Giusto per chiarire, come si evince da video, non c’è nessuna offesa, è la Santanché stessa che si fregia del nome “pitonessa” per l’unica barzelletta che, a detta dell’ex marito, lei ama raccontare. La storiella, molto volgare, parla di un coniglio che va in una casa chiusa e chiede alla maîtresse un incontro con la meretrice delle meretrici: giustappunto una pitonessa.