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mercoledì 13 giugno 2012

Euro in agonia! Si salvi chi può!

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Il Presidente del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde ne è convinta: restano tre mesi per salvare l’Euro. Come? Chi sarà in grado di prescrivere la ricetta giusta? Riuscirà la moneta europea a evitare gli strazi di un’agonia che potrebbe portarla a morte certa?

Domande da cento milioni di dollari. Per il momento la Lagarde ordina di suonare le campane a morto, poi si vedrà. I miracoli, in fondo possono sempre succedere. E mentre da noi si comincia a udire l’eco dei rintocchi, il peggior incubo degli europei comincia a prendere corpo: severi limiti ai prelievi dai Bancomat, rigorosi controlli valutari alle frontiere, radicali limitazioni alle libertà finanziarie. La libera circolazione dei capitali diventa un ricordo. Corsi e ricorsi storici! Svalutazione, recessione, miseria! Uno scenario apocalittico? Non tanto, visto che l’agenzia Reuter ha rivelato che esiste già un piano segreto d’emergenza che va in questa direzione.

mdientes.gifE’ chiamato worst-case ed è stato messo a punto dai dirigenti dei ministeri del Tesoro e delle banche centrali e avallato dalla Bce. Per ora il worst-case, dovrebbe riguardare solo la Grecia nel caso decidesse di lasciare l’euro. Ma questo piano di emergenza è applicabile a tutti i Paesi a rischio e di sicuro sarà imposto a quanti vorranno sganciarsi dall’euro, Spagna e Italia inclusi. Quindi, chi ha cospicui conti in banca, bancomat con prelievi illimitati mentre si strappa i capelli, pensi a come attivarsi per salvare l’euro nei tre mesi che restano! Quelli, invece, che “per fortuna” sono disoccupati e nullatenenti, non avendo di questi problemi, possono dormire sonni tranquilli. Loro il funerale dell’euro lo hanno già celebrato…e da tanto!