I dubbi, le paure, le incertezze!!!
venerdì 11 novembre 2011
martedì 8 novembre 2011
Berlusconi, chi di compravendita ferisce…
Toh, guarda! Il Cavaliere scopre che in politica esistono i traditori.
Quale meraviglia! Si sente pugnalato alla schiena e si dispera, il Silvio nazionale! Ma quando rastrellava voti in Parlamento per tenere in piedi il suo rabberciato governo, non si curava dei tradimenti dei vari Scilipoti & Co.; né aveva remore nel fregare i deputati all’UDC di Casini. Il quale ultimo, ovviamente, se l’è legata al dito e, appena ha potuto, ha ricambiato la “cortesia”.
Caro Silvio, dovresti fare più uso della saggezza antica che sovente illumina con i suoi moniti: chi di compravendita ferisce…
giovedì 22 settembre 2011
Silvio sotto! Cinque volte… che goduria!
Silvio sotto per ben cinque volte! E questa volta s’infuria! E che cavolo! Cinque volte sotto farebbero anchilosare anche un dinosauro! Per questo giura che sotto mai più! Meglio trovare una posizione più comoda!
Scherzi a parte, la giornata di ieri è stata davvero movimentata per il Cavaliere nazionale. Non aveva nemmeno finito di gioire alla notizia che il gip di Napoli, bontà sua, aveva dichiarato incompetente la sua procura sul caso delle presunte estorsioni di Tarantini e Lavitola e deciso di trasferire armi e bagagli a Roma, che ecco il suo umore cambiare precipitevolissimevolmente. Tralasciamo la tiritera dei commenti del Premier al processo “Tarantini”. Una solfa che abbiamo imparato a memoria: complotto, magistrati comunisti che remano contro per screditare la sua persona, il danno all’immagine, i tentativi “mal riusciti” di incastrarlo e bla, bla, bla…! Ormai il ritornello lo conosciamo a memoria. Soffermiamoci invece sul fatto che in poche ore il governo è stato battuto per cinque volte a Montecitorio. Troppe assenze, Fini e Casini che stanno sul chi va là e pronti ad aprire le porte a quei topi del Pdl che, fiutando la burrasca, possano decidere in anteprima di abbandonare la nave prima che affondi.
Non vorremmo essere nei panni del nostro caro Presidente Napolitano in questo momento. Compito arduo il suo. Da uomo intelligente, da tempo sa bene che non esiste più una maggioranza coesa nel Bel Paese che rappresenta, ma per protocollo o etichetta, non può far finta di nulla davanti alle parole di un Premier che assicura che “non c’è nessun problema” e che giura “di arrivare alla fine della legislatura con un programma fitto di provvedimenti”. Ovvio che non ci crede nemmeno lui alla lealtà e alla tenuta della sua maggioranza, ma schiodarsi dalla poltrona? Mai!
E a poco servono i consigli di qualcuno dei suoi che forse ha mantenuto un briciolo di buon senso. A poco servono le indicazioni e le preoccupazioni sia del Presidente della Repubblica, sia dell’intera Nazione. E tantomeno sono efficaci le trasmissioni come Ballarò che mostrano un Presidente del Consiglio sempre arrogante, ma visibilmente in difficoltà. Lui non vuole mollare. Capricci? Presunzione? Arroganza? Deliri di onnipotenza? Forse. Di sicuro, comunque vada, una certezza ci rimane: chi sarà costretto a subire sodomizzazioni non cercate e non volute, come sempre, saremo noi.