Eh sì! Si beve anche per annegare i dispiaceri ma, spesso, si dimentica che i dispiaceri da tempo hanno imparato a nuotare!!! Buon anno a tutti!
Divertitevi con A come Mafalda
Un anno con SatirEle!
Eh sì! Si beve anche per annegare i dispiaceri ma, spesso, si dimentica che i dispiaceri da tempo hanno imparato a nuotare!!! Buon anno a tutti!
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E’ innegabile: il Silvio nazionale, che sia per il suo affabulare, o per il suo agire, oppure per il suo aspetto, sorprende sempre. Perciò, anche questa volta, mentre ci racconta il "perché" e il "per come" della sua “ridiscesa in campo” del 2013 restiamo a bocca aperta. Per il suo prevedibile annuncio? No. Per le sue solite menzogne e le sue promesse vacue? No. Restiamo attoniti solo per quel volto “finto” stirato all’inverosimile.
Quel volto paralizzato da un ennesimo lifting, quei ritocchi innaturali che rendono il volto inespressivo come quello di un bombolotto gonfiabile o peggio. Qualcuno, dando numeri un po’ sparati a caso, ha scritto “Silvio Berlusconi è stato riesumato. E’ alla sua settima vita, dodicesimo trapianto di capelli, diciannovesimo lifting, tredicesimo ponte dentale, ventiduesimo processo, trentasettesimo accordo partitico, trecentonovantesima battuta di cattivo gusto, per un totale di 76 freschissimi anni…”. E la parola “riesumato” calza a pennello. Anche perché (e non ce ne voglia l’ex Premier al quale auguriamo, nonostante tutto, lunga vita!) guardando quel volto ci vengono in mente i visi clowneschi dei defunti americani costretti, loro malgrado, a un make up eccessivo al quale s’immola la serietà della morte a favore di una delle tante grottesche americanate.
Non si riesce a distogliere lo sguardo da quella foto. Quel volto davvero è tristemente tragicomico. C’è colpa nel volere apparire più giovani? No. E nemmeno si può fare del falso moralismo sul lifting. A ognuno è concesso di stare bene con se stessi e se questo significa coltivare l’illusione che il tempo si combatte a colpi di bisturi, faccia pure. Ma, quando si arriva a certi eccessi c’è qualcosa di “maniacale”. Se la ruga diventa un’ossessione e la smania di stare al passo con la bellezza canonica che pretende pelle liscia e vellutata, un chiodo fisso, siamo al patologico.
"Mi guardo allo specchio e mi piaccio”, ebbe a dire una volta Berlusconi, e qui c’è ben di più di un ego ipertrofico. C’è la follia di Nerone, la megalomania di Hitler, l’egocentrismo di Narciso, la sindrome di Napoleone, la boria di Mussolini, la pazzia di Caligola. E i segni di tali disturbi mentali ci sono tutti. Nerone incendiò Roma e lui ha portato al baratro l’Italia. Esattamente come Hitler accarezza l’idea di dominare il mondo intero. Come Napoleone non ammette sconfitte e al pari di Mussolini non perde occasione per ostentare il suo virile “machismo”. E se Caligola fece diventare console il suo fido destriero, Silvio ha riempito il parlamento delle sue allegre donnine e dei suoi servili lacchè.
Ed eccolo la, mentre parla ancora ad audio spento. Ora ascoltiamo solo quello sguardo anonimo. E’ quel viso inespressivo, così finto da sembrare di gomma che tiene incollati allo schermo i nostri occhi. Com’è strano! Anzi no! A pensarci bene è un po' patetico. Eh sì! Forse Silvio ha proprio bisogno di un altro lifting prima che sia troppo tardi. Un ultimo definitivo "ritocco", ma stavolta non per tirare le rughe del viso, ma per eliminare le pieghe di un cervello in cui alberga comoda qualche insana follia.