martedì 1 maggio 2012

Il Grillo sparlante: sulla mafia una pericolosa toppata

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E’ proprio il caso di dire: a ognuno il mestiere suo. Così come non era proprio cosa che Giuliano Ferrara vestisse i panni del politico col partito antiabortista, Grillo, forse non è il caso che faccia il politico.

mafalda0_small.gifNel pieno di un delirio di onnipotenza, in un comizio a Palermo, il comico si permette di dire che "la mafia non strangola i propri clienti, ma si limita a prendere il pizzo del 10%”. Sarà, ma noi pensiamo che a forza di tirare la corda, la corda si spezza, e proprio in un punto delicatissimo, dove l’uso delle parole è estremamente delicato. Non crediamo ci sia bisogno di fare la conta della gente che la mafia materialmente "ha strangolato", e nemmeno di dilungarci sul fatto che non si è mai limitata a chiedere il pizzo; pensiamo invece, molto più semplicemente, che quando si parla in pubblico, se si è personaggi pubblici -  e Grillo lo è – bisogna saper stabilire un limite fra la protesta e la provocazione da una parte, e l’entità del danno che frasi avventate, ancorché dette da un comico, possono provocare. In questo modo la mafia passa in secondo piano, diventa quasi un fatto di costume: ciò che esattamente la mafia vuole.

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