"Il Governo non demorde" nella "demoniaca voglia di avvelenare gli italiani: gli unici che, fino a prova contraria, hanno saputo distinguersi dagli tutti gli altri politici imbecilli per aver avuto, già 24 anni fa, la saggia intuizione di dire no alla bevanda radioattiva". Questo scrive Adriano Celentano nella lettera inviata al fatto. "Il pericolo radioattivo, - prosegue - e quindi di morte lenta e dolorosa, è di gran lunga superiore di quanto avvenuto in quegli anni".
Ma il popolare cantante dimentica di dire che c’è un pericolo ben più grave che incombe sull’Italia: il nocciolo del reattore “Silvio” si sta fondendo. La reazione nucleare delle barre di zirconio del suo cervello che contengono l’uranio, è irrimediabilmente uscita fuori controllo. L’imminente fusione completa può rompere la struttura di contenimento e diffondere su larga scala prodotti radioattivi micidiali. Per prevenire tale catastrofe ed evitare la fusione è necessario ridurre drasticamente la temperatura della scatola cranica. Come? Non con ghiaccio o ibernazioni: l’unico rimedio veramente efficace per spegnere “questi bollori” è il voto. Al Referendum del 12 giugno non manchiamo: ne va della nostra sopravvivenza!!!
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