mercoledì 1 gennaio 2014

Shumi, il sorpasso dei sorpassi


Dai, Shumi, voglio che tu ce la faccia. E' un capodanno pieno di inquietudini, e ci mancava pure la tua. Non so se andavi troppo forte su quella pista di sci, su quel fuoripista. Ma che devo dirti? Era il mestiere tuo, e il casco ce l'avevi. 


Rischiavi mille volte di più quando andavi a trecento all'ora, e non sulla neve. Adesso hai preso un sasso maledetto, di quelli che forse non dovrebbero starci, o almeno dovrebbero essere segnalati. Ma il calcolo del rischio è un fattore molto più imponderabile di quanto si pensi. 

Adesso sei incosciente, e voglio che tu diventi cosciente perché devi fare il sorpasso più formidabile, quello della morte. E' rischiosissimo, Shumi, ma tu devi farcela. Sette titoli non sono serviti a niente. Dai Schumi, prima di quella curva, la curva dell'oblio, prendi la scia e un attimo prima buttati all'interno, poi tieni i nervi ben saldi: dopo la frenata così brusca non devi perdere il controllo; poi accelera di nuovo al massimo e tieniti dietro quel fantasma. 

Fai un paio di giri e dopo, con calma, cambia le gomme. Stavolta non arriverai primo, Shumi, qualcuno ti passerà davanti, ma avrai vinto anche questo campionato del mondo. Sarà un sorpasso formidabile, Shumi.
Dai, Shumi, per favore provaci.

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