giovedì 30 gennaio 2014

Justin Bieber l'incorreggibile, espulso da Obama?

Pollice verso per Justin Bieber, l'idolo dei giovani. Centomila firme sul tavolo di Obama stanno a significare che molti americani non lo vogliono più sul suolo nazionale perché di pessimo esempio per i teen ager. E non solo. 


Al povero Barak, che ha tantissime gatte da pelare, mancava solo questa. Il ragazzino diciannovenne ne ha combinate di tutti i colori. Guida in stato di ebbrezza, guida illegale, marjiuana e chi più ne ha più ne metta. Tutte colpe ammesse dall'esuberante Bieber. 

Il diciannovenne cantante canadese, in base alle ultime bravate, dovrà rispondere a un tribunale statunitense per guida sotto l'effetto di sostanze tossiche. Ci viene un po' da sorridere pensando al nostro Paese, al buon esempio, per dirne una, che dava un certo Silvio Berlusconi ai giovani quando da Presidente del Consiglio dei Ministri, organizzava i bunga bunga con olgettine e compagnia bella. 

In quel caso, per il Presidente Napolitano, l'espulsione forse non sarebbe stato un atto facile, ma almeno la destinazione del volo non avrebbe dato adito a dubbi: per il Cavaliere, Repubblica centrafricana, a strillare bunga bunga coi suoi consimili. E forse le firme non sarebbero state centomila, ma un milione.

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