lunedì 3 dicembre 2012

Voglio un’alternativa, con Toyota per cambiare



 


Fermate il mondo, voglio scendere! Voglio cambiare vita! Voglio un’alternativa! Quante volte lo abbiamo detto nel corso della nostra esistenza? Tante. Ecco perché l’iniziativa firmata Toyota ci piace e ci spinge a fare quasi un bilancio della nostra esistenza. Un modo simpatico e corale  per capire se è davvero arrivato anche per noi il momento del cambiamento e cosa vorremmo fosse diverso nella nostra vita. 

 

Voglio un’alternativa.it è il nome del progetto ideato da Toyota per capire insieme che significato dare alla parola "alternativa" e, soprattutto, perché cercarne una. Insomma, quale è la molla che ci spinge a cercare il cambiamento. L’ansia del futuro? L’insicurezza del presente? La ricerca forsennata di certezze che probabilmente non troveremo mai, perché l’unica che abbiamo, paradossalmente, è quella che domani, inevitabilmente, non ci saremo più? Ma, aspettando che ciò avvenga, su tutto il resto intanto si può discutere. Sarebbe assurdo che, nell’attesa del fatale appuntamento, pervasi dal terrore, smettessimo di ricercare un nostro equilibrio interiore e l’armonia, di godere di noi stessi e delle relazioni con gli altri. Ecco. Il senso dell’alternativa. Spesso ricerchiamo la causa dell’insoddisfazione che ci spinge a dire “voglio un’alternativa” nel nostro lavoro, nel luogo in cui non vorremmo vivere, nel Paese che ci appare ostile. Vorremmo cambiare questo stato di cose. Dare una svolta alla nostra esistenza.  Ma in questi tempi così difficili, ogni tentativo in questa direzione potrebbe rivelarsi ancora più frustrante.  Allora la ricetta potrebbe essere trovare, se pur nella precarietà e negli stenti, il proprio centro di gravità.  Apprezzare quello che si ha e che ci circonda. Imparare sempre di più da tutto e da tutti, fare incetta di esperienze con la consapevolezza che il nostro tempo non può tornare indietro e quindi non si può sprecare tra paure e incertezze: dobbiamo riempirlo, utilizzarlo. E questa può essere la svolta, il cambiamento.  

 

Ma questo è solo uno dei significati che noi possiamo dare al concetto di “alternativa”, perché sul sito messo a disposizione di Toyota ne possiamo trovare tanti altri, considerato che in tre mesi sono circa 47 mila le persone che su Twitter, solo in Italia, hanno avuto l’esigenza di dire la loro sull’argomento. Toyota ha messo a disposizione di tutti non solo un sito, ma un vero e proprio luogo d’incontro, dove confrontarsi, schiarirsi le idee, trovare input e consigli. Quasi tutti hanno un piano B come alternativa, e  chi non ci avesse pensato, è tempo che cominci a farlo. Il tuo qual è? Se vuoi, raggiungici sul sito, su Facebook, su Twitter e YouTube per raccontarcelo. Ti aspettiamo, in attesa di scoprire insieme cosa succederà poi il prossimo 9 dicembre.  


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