mercoledì 21 marzo 2012

Gay malati e La Russa da curare

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Nella maggior parte dei casi i gay sono malati. E’ una malattia da cui si può uscire, si può essere curati...”. A pronunciare queste “illuminanti” parole, è stato un certo Romano Maria La Russa, fratello del più noto Ignazio, salito agli onori della cronaca perché indagato per finanziamento illecito ai partiti.

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Romano Maria del Pdl, dal 19 marzo 2012 indagato per l'affare ALER - ente gestore delle case popolari - (leggi finanziamenti illeciti ai partiti), è l’attuale Assessore alla sicurezza nella Giunta Formigoni. Da non credersi, ma è così. Assessore proprio alla sicurezza! Pare che La Russa abbia ricevuto contributi elettorali illegali per le Regionali del 2010 e le Provinciali di Vercelli del 2011. Ovviamente, giusto per far rimanere tutto in famiglia, con Romano La Russa è indagato il genero Marco Osnato, guarda caso, anche lui del Pdl.

Ma il meglio di sé, l’assessore pidiellino lo ha dato nel programma in onda su Radio 24 La Zanzara: "I gay sono malati, però si può guarire con un po' di fortuna e grazie ai medici, agli psicologi…". Ha anche aggiunto: "Due omosessuali che si baciano per strada mi danno fastidio, lo facciano a casa loro... ”, giusto scimmiottare Giovanardi, un altro “illuminato” che siede sugli scranni del nostro Parlamento. Poi, facendo il simpatico, si è rivolto ai conduttori dicendo: “Ragazzi io sono fatto all’antica, che volete farci? Molti gay lo fanno per esternare e far vedere che sono superiori, che sono dalla parte della ragione e noi poveri eterosessuali siamo di una razza inferiore. Ma non è così”. E, in un crescendo rossiniano, il suo sermone ha raggiunto l’apoteosi, allorquando ha cominciato a parlare di lobby gay: "Altroché se esiste. E’ una specie di setta, di massoneria. Si aiutano tra di loro. Come una comunità, ma non ci trovo niente di strano. Certo oggi hanno questa tendenza a travalicare, a esagerare. Come sfilare in piazza e far vedere che loro possono qualsiasi cosa...".

Quanto ha detto questo degno rappresentante del Pdl, si commenta da solo. Solo una domanda: ma se i gay si possono curare grazie a medici e psicologi, l’ignoranza e la demenza con quali rimedi efficaci si possono combattere? 

Al signor La Russa vorremmo solo ricordare che se alla legge è affidato il compito di stabilire se è colpevole o innocente, a noi è dato quello di esprimere un giudizio sul suo fare e dire. Con le parole comunichiamo i pensieri che la nostra mente formula: esse, quindi, diventano il termometro della nostra intelligenza e della nostra cultura. E qui lascio ai lettori il compito di indovinare quanto può segnare questo termometro nel caso di La Russa, Giovanardi & Co.

Tranne i rappresentanti del Pdl e ovviamente la Chiesa, ormai in ogni angolo del nostro Pianeta tutti sanno (OMS inclusa) che la favola del “gay malato” è una delle più grosse bufale della storia. Una bufala che fa sempre comodo tirare fuori quando si vuole distrarre l’attenzione e non parlare della trave enorme conficcata nei propri occhi.

In ogni caso, vorremmo invitare La Russa e compagnucci di merenda a leggere un po’ del nostro passato e del nostro presente per meglio comprendere quanto hanno saputo, e sanno, regalare al mondo molti gay di ieri, di oggi e anche di domani. Un po' di conoscenza in più, potrebbe aiutarli a comprendere che la genialità, la dignità, la sensibilità, lo spessore morale e culturale, non hanno nulla a che vedere con gli orientamente sessuali. Questo è un pensiero che sfiora solo chi è abituato a pensare con le parti basse del corpo. E giacché la nostra anatomia vuole che il pensiero alberghi nel cervello, sono quelli abituati a ragionare dalla cintola in giù ad aver urgente bisogno di cure, e non i gay.

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