giovedì 15 settembre 2011

Canone RAI, il pizzo legalizzato più odiato dagli italiani

canone Rai, tasse, berlusconi, iva, tassa automobilistica,stato,comuni regione, ifel, anci,pizzo

Poiché l’ultimo sondaggio della SWG commissionato dall’IFEL, centro studi dell’ANCI, ha confermato che la tassa più odiata dagli italiani è il Canone Rai, è facile immaginare come in tanti si continuino a chiedere perché mai si debba pagare questa tanto onerosa, quanto iniqua gabella che sa tanto di "pizzo legalizzato"!

Una domanda che si è fatta anche chi scrive che per scelta, al momento, non ha nessun apparecchio televisivo in casa, ma che nel passato ne ha posseduto uno. All’epoca, oltre agli unici canali della RAI che fino allora (forse) davano un senso al canone, incominciavano a trasmettere anche le reti private. E già ci si cominciava a chiedere perché subire il canone RAI anche quando si preferiva trascorrere le serate casalinghe optando per altre reti. La risposta sta nella “norma inganno” che non tutti, forse conoscono: non si paga per i servizi eventualmente offerti, ma solo per il possesso dell’apparecchio. Già, è proprio così: chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi deve per legge R.D.L.21/02/1938 n.246 pagare il canone di abbonamento TV. Trattandosi di un'imposta sulla detenzione dell'apparecchio, il canone deve essere pagato indipendentemente dall'uso del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive. 

canone Rai, tasse, berlusconi, iva, tassa automobilistica,stato,comuni regione, ifel, anci,pizzo

E, come se ciò non bastasse, in virtù dello stesso decreto del 1938, la RAI ci prova a chiedere il pagamento del canone anche a chi non ha il televisore e vede i programmi attraverso computer e TV-fonini (a patto che si dimostri che, in effetti, si vedono programmi RAI). Sembra incredibile, ma è così! Liberarsi dell’apparecchio potrebbe non servire a nulla, perché basta che esistere per essere costretti a pagare questa sorta di “pizzo” legalizzato alla RAI. C’è da meravigliarsi, dunque, se sul podio dei tributi più odiati da noi italiani, ci sia il canone Rai? Seguono a ruota il bollo auto (altra gabella incomprensibile che sa di estorsione) e l’IVA. 

Qualcuno potrebbe dire è normale, a nessuno piace pagare le tasse. Certo, questo è un compito che si assolve sempre malvolentieri. Ciò nonostante circa il 65% degli italiani lo ritiene un “dovere civico”, e quasi un terzo, il 31,6% le concepisce come uno “strumento di equità che garantisce servizi a tutti i cittadini”.

Di sicuro c’è anche chi ritiene che le tasse siano “uno strumento vessatorio in mano allo Stato”. Facile populismo? Un modo per giustificare l’evasione fiscale? Forse. Ma se si pensa ad alcune tasse “patrimoniali” (che secondo Berlusconi dovevano sparire immediatamente…Altra bufala!), tutti i torti, questi "lamentosi" cittadini non hanno. Non a caso le tasse si versano volentieri ai Comuni, meno volentieri a Province e Regioni e, bestemmiando tutti i santi del calendario, allo Stato.

canone Rai, tasse, berlusconi, iva, tassa automobilistica,stato,comuni regione, ifel, anci,pizzo

Gli italiani sono al primo posto fra gli evasori in Europa? Innegabile! Ma che il nostro sistema fiscale e tributario faccia acqua da tutte le parti, è una verità oggettiva altrettento innegabile: un sistema incancrenito che ha sviluppato metastasi dure da debellare proprio perché generate da quel virus cancerogeno devastante che ha il nome altisonante di “politica italiana”.

2 commenti:

  1. lo sappiamo tutti che c'è corruzione a tutti i livelli e che pertanto non c'é un bel niente da fare se non ricreare tutto ex novo, come se fosse facile farlo.una mano paradossalmente ce la da l'europa che non crede piu' alle promesse e ci ha messo di fronte alla realtà,
    come se l'europa dovesse pagare il pizzo x avere l'italia.

    RispondiElimina