Radio Padania, caso più unico che caro di ignoranza crassa, abissale e incurabile.
A Radio Padania i leghisti si scatenano contro i Calabresi: "Non paragonateli al peperoncino, quella è roba che fa bene".
Certo che i Leghisti, usciti maluccio dalle ultime elezioni a Milano – nemmeno un elettore su dieci ha votato per loro – cercano di rifarsi con frasi del genere, da trivio, da bettola. Ma la bettola in fondo ha una sua dignità: lì c'era e c'è il popolo vero, non quelli che fanno finta di esserlo attraverso una, cosiddetta, radio. Non quelli che ostentano forzatamente un loro radicamento culturale e storico che non c'è, non è mai esistito. Si consolano adesso con la parvenza di un distaccamento di un ufficio di ministero con tre impiegati a Monza. Inaugurazione avvenuta all'improvviso: un po' ridicola e un po' goliardica; non ci crede nemmeno Calderoli; non ci crede nemmeno il Pdl, con un Tremonti in terza fila, imbarazzatissimo e attento a non farsi notare troppo.
Se questa è politica va bene così: continuino a credere al loro federalismo che non c'è, come i ministeri a Monza. Noi continueremo a mangiare il peperoncino calabrese e a parlare e a vivere insieme ai Calabresi. Quelli almeno hanno qualcosa da dire, avendo alle spalle duemila anni e più di storia e forse...un briciolo di cervello, antropologicamente parlando, in più.

scusatemi ma cosa è la padania, non mi risulta che esista una provincia, regione o nazione che si chiami padania, o quattro deficienti perchè hanno applicato quattro targhe fanno di un manipoli di esaltati una nazione, illusi
RispondiEliminaInfatti, non a caso "insulsa"...solo che per essere dei fantasmi, fanno fin troppo la voce grossa...e non è colpa loro, la colpa è di quanti permettono che ciò accada...altrettanto colpevoli e...ignoranti!
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