"Possiamo fare una domanda al Ministro?". Una richiesta fin troppo educata e garbata. La risposta? "No. Questa è la peggiore Italia", dice sua "altezza" Brunetta. E non ha torto. I precari sono davvero la peggiore Italia perché in un paese civile la precarietà non dovrebbe esistere.
E' compito dei politici garantire sicurezza e futuro ai cittadini di una Nazione, quando ciò non avviene, probabilmente è perché non ci sono politici ma "politicanti" da quattro soldi incapaci e arruffoni. Quindi i precari diventano la prova evidente di una politica fallimentare gestita da quaquaraquà insulsi, arroganti, nonché cafoni che con il loro (malaf-)fare rimandano immagini poco edificanti dell'Italia. Ergo, fotografano la "peggiore Italia". Quindi Brunetta, che parla di innovazione probabilmente non cogliendone bene il senso; parla di responsabilità sul lavoro, non conoscendo cosa signfica la parola "lavoro"; parla di fannulloni questa volta con cognizione di causa; quando dice "peggiore Italia" parla di se stesso e dei suoi compagnucci di merenda.
Ciò che lascia sempre l'amaro in bocca in queste vicende (purtroppo l'arroganza è un "pregio" che, da Berlusconi a La Russa, passando per Lupi per finire a Brunetta, caratterizza questo Governo), è l'assoluta mancanza di rispetto per gli altri. E qui non c'è nulla di politico. E' un fatto di cultura e buona educazione. Due parole sconosciute alla stragante maggioranza dei politici di questo Bel Paese. Non sono i precari, i disoccupati, i diseredati, i padri di famiglia che non riescono ad arrivare a fine mese che mostrano la faccia "peggiore di questo Paese". Anzi, i precari spesso sono le eccellenze del paese. E per quanto riguarda gli altri lavoratori, magari i "politicanti" avessero un briciolo solo della loro dignità. Ne basterebbe un briciolo solo, per non ritrovarci nel baratro in cui ci hanno cacciato.
Chi scrive ha lavorato come precaria in un Ente pubblico. Conosce bene come e quanto vengono sfruttati i precari. Costretti a sobbarcarsi il lavoro di quanti grazie a quelli come Brunetta sono riusciti a ottenere il "posto fisso". Come? Spesso con meccanismi molto poco ortodossi. Ma tant'è. La politica piazza e garantisce le sue pedine, che a loro volta, forti di questa protezione se la godono mentre i precari lavorano per quattro, sottopagati e mortificati.
Questa, caro Brunetta, è l'"Italia peggiore". Quella che lei e quelli come lei hanno creato e in cui sguazzate incuranti di ciò che vi succede intorno. D'altra parte, che v'importa! Voi avete il "bunga bunga" e soldi abbastanza per pagare profumatamente le "professioniste del sesso". Quelle sì, che mostrano di saper fare bene il loro lavoro. Strano però come, pur non avendo le qualifiche e le lauree che hanno i precari, a queste "esperte" i "servizietti" vengono pagati e profumatamente. 

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